giovedì 10 maggio 2012

Una grande intellettuale. La canonizzazione equipollente di Ildegarda di Bingen (Scaraffia)



La canonizzazione equipollente di Ildegarda di Bingen


Una grande intellettuale     


Lucetta Scaraffia 


Ildegarda di Bingen è stata finalmente proclamata santa dalla Chiesa dopo secoli in cui,  a partire dal momento della sua morte, è stata venerata come tale, in particolare all’interno dell’ordine benedettino al quale apparteneva. La sua figura maestosa e complessa si staglia nel panorama di un secolo tormentato quale fu il XII, dove la sua presenza sapiente e profetica svolge un ruolo di grande importanza, certo inedito per una donna.  
Monaca, badessa e fondatrice di ben due nuovi monasteri poi da lei retti con mano ferma, fin da piccola sperimenta visioni mistiche, ha il coraggio di rendere pubbliche le sue visioni profetiche — scriverà all’imperatore Federico Barbarossa: «Ti comporti come un bambino» — e di scrivere, accanto ai libri di mistica e teologia, anche testi di medicina e di analisi dei fenomeni naturali, del cosmo e dell’essere umano, proponendo soluzioni nuove e inedite intuizioni. 
Forte della certezza di essere portatrice del messaggio divino si dedica anche alla predicazione, girando per varie regioni della Germania, e parlando perfino nelle chiese. Incita i Papi alla riforma, criticandoli anche con durezza, spiegando che lo Spirito Santo parlava attraverso di lei — una donna — perché la Chiesa, condotta da maschi, aveva tradito per molti aspetti la sua natura e la sua missione.
Nella sua visione profetica, realtà umana e realtà divina sono una medesima realtà, garantita dall’amore, che la donna sa impersonare. Ella vede e descrive Dio come una «luce vivente», una luce che fa anche parte dell’essere umano: lei stessa si definisce «ombra della luce vivente».
Non deve stupire quindi che la storiografia e la teologia femministe si siano dedicate con molto impegno alla riscoperta di questo personaggio, e che i cd delle sue musiche — Ildegarda era anche una buona compositrice di musica sacra — si trovino nelle librerie femministe di mezzo mondo e non solo in quelle religiose. 
La mistica renana è la prova che all’interno della cultura cristiana era possibile per una donna — evidentemente eccezionale — produrre alta cultura e farsi ascoltare dai potenti. Benedetto XVI nelle riflessioni dedicate alle figure femminili del medioevo ha voluto riservarle ben due discorsi, e ha preso spunto proprio da Ildegarda per dichiarare come «la teologia possa ricevere un contributo peculiare dalle donne, perché esse sono capaci di parlare di Dio e dei misteri della fede con la loro peculiare intelligenza e sensibilità».
La canonizzazione per equipollenza proclamata oggi arriva quindi a confermare la rilevanza che egli attribuisce a questa donna, la quale ha unito alle qualità di mistica le caratteristiche di vera e propria intellettuale del suo tempo. Talmente eccezionale che per ritrovare una figura così ricca dal punto di vista intellettuale — lasciando ovviamente da parte le due grandi Terese, maestre del discorso mistico — dobbiamo arrivare ad un’altra santa tedesca, Edith Stein.
  
(©L'Osservatore Romano 11 maggio 2012)

5 commenti:

Andrea ha detto...

Ergo: l'obiettivo di ognuno dev'essere quello di diventare un "intellettuale", uscendo dall'ombra per entrare nella "luce" divina.
Questa luce "fa parte dell'essere umano" (eresia di stampo neoplatonico: Dio non crea -cioè pone nell'essere-, ma "fa prendere parte a Se Stesso").

Purtroppo pochissimi maschi e quasi nessuna femmina (dopo S.Ildegarda di Bingen, nessuna prima di Edith Stein - di cui è usuale non ricordare il nome di Battesimo e il titolo di Santa) giungono allo status di "intellettuale".
Il 99,99999% sono Massa Amorfa.

Questo è diventato l' "Osservatore Romano" (nato per difendere il Papa dall'aggressione politico-propagandistica degli "intellettuali" ottocenteschi) !!

Anonimo ha detto...

l'Osservatore romano è diventato come Avvenire,adeguandosi al politically correct,massa amorfa di notizie date con distacco anonimo,quasi che non interessasse ai 'media'sedicenti cattolici di esprimere giudizi originalie non preconfezionati per adeguarsi al weltanschauung,come se non fosse nato(l'Osservatore)per divulgare il Magistero petrino e per 'difendere il papa,ma per dare notizie sporadiche sul suo operato,meglio se si tratta di raccontare i viaggi e i pochi documenti ufficiali cui viene dato il giusto riscontro e risalto,ma questo passa il convento:è arrivato un altro frate?brodo lungo e seguitate......GR2

Andrea ha detto...

C'è stato un vero crollo con l'ultima direzione (2007), caro GR2.

La struttura psicologica di simili crolli in ambiente di Chiesa, a mio modo di vedere, è sempre la stessa: si forma progressivamente (nel corso di alcuni decenni) un gruppo di persone convinte che il "mondo moderno" abbia evidentemente ragione su punti importanti (cancellazione dello Stato Pontificio, spoliazione della Chiesa, emanazione di leggi di divorzio e peggio, separazione tra cultura e fede...) - poi un drappello qualificato proveniente da tale gruppo (e sempre, invariabilmente, da zone occidentali rispetto a Roma) "okkupa" un mezzo di comunicazione o un'Università.

Infine si procede con la massima faccia tosta, dicendo: "Siate grati a degli Illuminati come noi che vi stanno svecchiando".

Cari saluti

Anonimo ha detto...

okkupando okkupando ed illuminando a giorno,poi in ultima analisi,che cosa resta?Un triangolo perfetto in cui si vuole rinchiudere tutto ciò che non segue il mondo,ma io non amo la geometria,così come non amo le coercizioni psicologiche e Dio sa se la mia generazione,quella immediatamente post annus horribilis il '68 non ne ha subite abbastanza da avere l'orticaria davanti a qualsiasi tentativo di manipolazione,e poi io amo la luce crepuscolare,non la luce violenta dei riflettori e non ho ancora perso,grazie a Dio,il 'lume' della ragione,il mio s'intende.E' sempre un piacere colloquiare con lei,con simpatia .GR2

Andrea ha detto...

...2Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
3non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
4Non verrà meno e non si abbatterà...
(Isaia 42)

Ho un fratello nato nel '69: porta sulla pelle numerose "orticarie".

Cari saluti